Il tocco è il linguaggio tacito dell'anima.
Parla direttamente alle cellule interagendo con la parte inconscia del nostro essere, nell'espansione dell'amore più puro.
Francesco Sartori
Abbiamo già ampiamente approfondito il tema della comunicazione del tocco negli scorsi articoli del blog.
Ma questo tema è di fondamentale importanza quando lo approfondiamo nella vita di coppia.
Noi possiamo toccare con le mani, con le parole e con i fatti.
Ogni espressione delle nostre interazioni porta un messaggio.
A volte però ciò che vogliamo esprimere non è attinente a quello che esprimiamo e a ciò che viene recepito.
Una parola può essere interpretata, ma un tocco può essere interpretato?
Certamente, l’interpretazione dell’intenzione porta con sé una descrizione e un messaggio di ciò che vogliamo comunicare e questo può essere interpretato, anche se il “toccare” è spesso un messaggio che non lascia tanto spazio all’interpretazione proprio perché è un linguaggio puro.
Quando tocchiamo l’altro stiamo entrando nella sua sfera sacra e come quando si entra in una casa di altri, è sempre bene chiedere il permesso.
Non tanto dal punto di vista verbale perché se arrivi a toccare una persona significa che ci sono già degli accordi, taciti o meno, presi, ma dal punto di vista del modo in cui appoggi le tue mani sul corpo.
Innanzitutto, appoggiare con delicatezza le mani sul corpo di un’altra persona ci concede la possibilità di portare un messaggio di amore e accoglienza, ma tutto questo deve essere attinente a ciò che sei internamente.
Non posso con il tocco passare un messaggio se il mio essere non è allineato.
Amore e rispetto sono comandamenti indispensabili quando si entra nello spazio sacro di qualcun altro.
Una carezza può commuovere, un gesto d’amore può smuovere mari e monti che a livello emozionale sono espansione dell’energia interna.
“Io ti accolgo”
“Io non sono un pericolo”
“Tutto il mio amore è qui per te”
Questo sgorga dalle mani quando la gentilezza e l’amore sono parte di un contatto profondo.
Nelle relazioni d’amore, quando ci si avvicina ad un contatto profondo, il contatto pelle a pelle manifesta le emozioni del nostro essere.
Il tocco gentile e amorevole parla all’inconscio in modo molto chiaro, è una comunicazione da anima ad anima.L’amorevolezza espande la comunicazione dell’essenza attraverso il toccare e il toccarsi.Il tocco, di qualsiasi parte del corpo, mette in comunicazione il corpo con la mente e lo spirito in sé.
È una comunicazione totalizzante e nella comunicazione crea integrazione di ogni parte del sistema persona.
Nelle Tecniche F.r.e.e.l. questa visione ne è il fondamento per il benessere fisico, emotivo e sessuale.
Proprio nella sessualità, il tocco gentile, che sia rivolto al nostro corpo stesso o al corpo di un’altra persona è sempre e comunque un atto d’amore.
Porsi con gentilezza significa proprio portare amore in ciò che si è e in ciò che si fa.
La nostra essenza comunica con un linguaggio d’amore, mentre l’ego ha un linguaggio poco accogliente.
Ecco anche in questo caso la mente gioca strani scherzi quando risulta fuori controllo e nella sua manifestazione anche il tocco subisce una alterazione dal suo significato intrinseco “D’amore”.
Portare sempre attenzione massima nell’amore completo di ciò che si è e in ciò che si fa allinea il tocco e la mente in un gesto d’amore.
Francesco Sartori
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