Perché è fondamentale imparare a gestire le proprie emozioni?
La consapevolezza è la prima meta per stare bene e affrontare la vita in pienezza e gratitudine, ma è necessario prima di tutto conoscere ciò che siamo e come il nostro corpo interagisce con il nostro sistema “persona”.
Tutto ciò che ci circonda è in relazione con noi.
La differenza sta nell’interazione che abbiamo con questo “tutto”,
“Vado al bar e sono in relazione con la cameriera”
“In casa sono in relazione con…”
“Al lavoro sei in relazione con…”
“Ora sei in relazione con il dispositivo nel quale leggi questo testo”
E qui possiamo notare come in ogni situazione noi siamo in relazione con qualcosa o con qualcuno.
E con il tuo corpo? Che relazione hai?
Conosci le sue vere esigenze?
Quando ti chiede qualcosa sai riconoscere davvero il suo bisogno?
Quando prova un’emozione sai riconoscere realmente cosa avviene nel corpo e sai cosa fare per evitare che venga somatizzata nelle tue membra?
E quando c’è un problema di somatizzazione sai interagire con il tuo corpo e il tuo stato emozionale in modo che ci sia un riequilibrio?
Sarebbe fantastico che prima di imparare le tabelline ci venisse spiegato come funzioniamo.
Conoscere questi aspetti è davvero come ricevere il libretto di istruzioni per gestire la nostra vita.
Prima di ogni cosa è fondamentale conoscere ed entrare in connessione con il nostro corpo e la nostra mente perché questo connubio va a condizionare ogni altra cosa che si presenta davanti a noi.
Durante il percorso di Gestione emozionale
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si ha come l’impressione davvero di ricevere il libretto di istruzioni per affrontare ogni cosa in modo consapevole senza essere sopraffatti e condizionati dal nostro corpo e dalle nostre emozioni.
Può essere una cosa sconvolgente, ma allo stesso tempo è come iniziare a vederci chiaro dopo tutto questo tempo.
La consapevolezza è talvolta impattante, ma indispensabile per vivere senza condizionamenti limitanti.
Questo percorso può essere fatto sia in studio che attraverso sessioni online, quindi approfittane, i posti sono LIMITATISSIMI.
Può essere il passo che ti manca per fare realmente la differenza.
Francesco Sartori