Quanto spesso cerchiamo le cose al di fuori di noi?
Abbiamo bisogno di botte di adrenalina per sentire e sentirci vivi?
Sentire, percepire, SENTIRE le sensazioni sottili e meravigliose che il nostro corpo ci propone, spesso non ne diamo attenzione.
Il profumo della pelle, la sensazione del sangue che scorre.
Tutto ciò che sentiamo e proviamo, lo percepiamo nel nostro CORPO.
Quello che accade fuori viene inevitabilmente riflesso dentro di noi.
Le emozioni e i fastidi fisici vengono avvertiti nella nostra carne.
Spesso quando tratteniamo un’emozione o un’emozione prende posto nelle nostre membra iniziamo a sentire qualcosa di spiacevole.
Se il fiume che scorre incontra un groviglio di tronchi l’acqua fuoriesce creando danno, questo accade con le emozioni che tratteniamo, allo stesso modo!
Le emozioni sono energia che si muove dentro di noi nel nostro corpo, e le percepiamo grazie ad esso.
Le scelte che facciamo sono coerenti con il fluire corretto delle nostre energie?
Il nostro corpo ha una memoria cellulare, ricorda le sensazioni e le trattiene, le ripropone anche senza una vera e propria corrispondenza.
Esempio, lo stress che molti vivono a lavoro produce la stessa reazione di pericolo imminente per la nostra incolumità, anche se un pericolo reale non c’è, (a meno che non abbiate un titolare pronto con una ciabatta in mano ☺️☺️☺️)
Però è così che reagiamo, è così che il nostro corpo risponde.
Iniziare quindi a percepire le sensazioni “leggere”, i profumi e i suoni, ci porta a mirare l’attenzione in quella parte che ci accompagna per tutta la vita fino alla morte che è il corpo.
Non facciamo in modo di ricordarci di lui solo quando propone il dolore, aumentiamo sensibilmente i piaceri per le cose sottili siamo fatti anche e soprattutto di questo.
Francesco
