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L’erotismo è un’espressione dell’anima.

L’erotismo è un’espressione dell’anima.

Eros, il Dio dell’amore, è la manifestazione del piacere, la ricerca del piacere è insita nel genere umano anche al di là della mera procreazione.

L’istinto di esaltazione della libido, è la ricerca della vibrazione animica che genera piacere.

I bambini conoscono e scoprono il loro corpo attraverso la scoperta dei poli erogeni. Ed è tutto naturale finché un pensiero non meglio definito che sia esso di origine culturale o religiosa inizia a logorare quello che è il ruolo dell’essenza, ovvero l’espressione.

La natura insegna con il piacere o con il dolore, la privazione senz’altro sta nella seconda, andando a braccetto con la paura inflitta. Il piacere è la ricerca della propria espressione, del proprio sé, è necessario sovvarcare gli argini per vivere l’esperienza orgasmica. Per esperienza orgasimca intendo anche il completo abbandono nelle sensazioni duttili del sentire in una relazione, qualsiasi tipo di relazione, sia attraverso l’altro che con noi stessi.

Togliendo tutte le implicazioni che fanno da contorno alla sessualità, rimane un istinto, una ricerca di piacere, di comprensione dell’esperienza attraverso l’esperienza stessa, non c’è altro modo.

Questa espressione sottende l’incontro con quella parte di noi che troppo spesso abbiamo represso, messo in un angolo, sottomessa al racconto del peccato.

Una delle espressioni dell’incontro sessuale può generare la creazione di una vita, è l’atto più vicino alla creazione stessa, È la creazione stessa, è la natura che si rigenera, è la specie che si sostiene, l’atto più vicino a Dio, è l’universo che si rivela, l’energia che si fa materia.

Tutto questo avviene in questa pulsione alchemica che viene accolta o repressa all’interno del nostro corpo sotto forma di sensazione fisica.

E allora sì l’erotismo è espressione dell’anima perché l’anima, o essenza, come la si voglia chiamare, ha in sé questa propensione alla realizzazione sotto ogni forma.

Le pulsioni sono di diversa natura, puramente di godimento fisico o di ascolto profondo energetico, ma alla fine è sempre un’energia che viene direzionata da una parte o dall’altra.

Eppure ancora oggi troppo spesso ci si ostina ad ostacolare questa meraviglia, inscatolandola in artefatti di pensiero, in archetipi religiosi o di vane credenze, il messaggio è uno, la natura è una, sebbene con le sue mille sfaccettature, ma questa linea non ha opposti è semplicemente quello che è.

L’essenza più pura non si rivela nel frastuono delle credenze, ma nell’espressione dell’animo.

Il corpo e la mente sono mezzi per la realizzazione materiale dell’espressione più pura dell’anima, la rivelazione dell’essenza.

IL TATTO-FRANCESCO SARTORI


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