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Gli 8 passi per trasformare i condizionamenti.

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Spesso i condizionamenti sono il fulcro delle nostre sofferenze e le ancore che ci impediscono di evolvere, ma dove hanno origine e soprattutto come liberarcene? Fin da bambini ci ritroviamo con un protocollo da seguire. Ci viene dato un nome, una identità culturale e religiosa. Tutte le esperienze che facciamo, sia personali che societarie, plasmano il nostro modo di pensare e il modo in cui ci rivolgiamo alla vita stessa. L’educazione in famiglia, i media, l’aspetto religioso e la società stessa ci inducono a dar valore a ciò che è giusto o sbagliato mettendo in campo addirittura cosa da piacere e invece cosa deve provocare dolore. Tutto questo costituisce un sistema di credenze che diventano presto convinzioni stabili.

Queste convinzioni rimangono inalterate e indiscusse fino a che non mettiamo il dubbio su questo sistema. La sofferenza nasce non dall’ottemperanza di queste credenze, ma bensì dal conflitto interno con i nostri valori intrinsechi che chiamo, la nostra “essenza”. Ormai la scienza parla chiaro, noi non ci portiamo solo il peso dei condizionamenti vissuti nella nostra esperienza, ma anche informazioni che fanno parte dei condizionamenti precedenti alla nostra nascita quindi informazioni impresse a livello genetico. L’epigenetica si occupa di questo aspetto molto interessante che genera grande consapevolezza alla nostra visione di benessere. Il nostro corpo a livello cellulare genera delle memorie e per liberarle serve una vera e propria riprogrammazione. Innanzitutto bisogna essere disposti a mettere in discussione ciò che abbiamo assorbito in virtù di ciò che il nostro essere necessita di esprimere, ovvero lasciando spazio alla nostra espressione intima e personale.

  1. Non credere a tutto ciò che hai assorbito è il primo passo per la tua liberazione personale.

  2. Comprendere che le manifestazioni di sofferenza e malessere sono spesso emozioni e percezioni che noi sentiamo nel corpo e non nella testa. Perciò i condizionamenti sono dei paletti che attivano sensazioni che impediscono la vera azione.

  3. Porre attenzione alle manifestazioni automatiche e ai pensieri ricorrenti e ricercare il modo per superare gli automatismi con la tecnica adeguata.

  4. La costante ricerca di approvazione degli altri è una dipendenza che non serve per la tua evoluzione

  5. Aver paura a dire di no ti porta solo a vivere il contrario di ciò che vorresti semplicemente perché c’è in te un programma che ti impedisce di esprimerti liberamente.

  6. Tu sei un essere libero e sei nato libero, perciò il modo in cui scegli di apparire potrebbe condizionarti a scapito del tuo essere. La tua manifestazione deve essere libera ma affine a ciò che sei.

  7. Tu sei il centro, la fiducia che riversi verso gli altri deve essere ponderata in base all’esperienza e non con gli occhi chiusi.

  8. Tutti siamo in costante cambiamento perciò è necessario essere pronti ad accogliere e accorgersi del cambiamento in noi e al di fuori da noi.

Fare tutto ciò che è possibile per rendere ogni occasione della nostra vita un aspetto di crescita, non lasciando nulla al caso ci offre la possibilità di cambiare tutto ciò che riusciamo dirigendoci verso il benessere completo. Oltre questo aspetto conscio rimane la parte inconsapevole e inconscia annessa anche alla memoria cellulare. In questo caso le tecniche F.r.e.e.l. possono aiutare per sciogliere le memorie e le cristallizzazioni che ci impediscono la piena libertà espressiva del nostro essere.

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Un abbraccio Francesco

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