Spesso mi viene chiesto come riuscire a durare di più a letto, questa diventa una necessità in certi rapporti, ma è necessario prima di tutto comprendere le motivazione vere di questa richiesta.
Infatti le motivazioni non sono spesso esaustive, in quanto la risposta data è:
“Voglio durare abbastanza”
...abbastanza rispetto a cosa?
Il termine abbastanza a volte è riferito al tempo utile per far godere la partner.
Si sa però che alcune donne hanno orgasmi più facilmente e altre meno, alcune addirittura sono classificate come anorgasmiche, cioè non raggiungono l’orgasmo.
Anche nel mondo maschile ci sono persone che hanno tempi completamente differenti.
Quindi le variabili in campo sono davvero tantissime.
Tutto è finalizzato all'orgasmo
Il vero problema è che il rapporto sessuale è spesso finalizzato e classificato in base al “punto d’arrivo” ovvero l’orgasmo.
La qualità e la profondità del rapporto, talvolta risultano di minore importanza rispetto alla prestazione.
Infatti la bravura, il riempire l’ego di foga per una riuscita ottimale del rapporto è ciò che allontana dal vero risultato, ovvero, un rapporto che dia piacere profondo e connessione con sé e l’altro.
Se consideriamo la qualità del rapporto in base alla durata media rilevata, tutto risulterebbe “normale” se un uomo dura 12 minuti.
12 minuti possono essere memorabili in certe circostanze oppure un vero fallimento.
Un’erezione può far durare il rapporto anche 10 ore, ma questo non sarebbe indice di un rapporto soddisfacente.
Quindi non è questione di “tempo”, ma di come questo tempo viene impiegato.
Mi sento di dire che se in una coppia tutti i rapporti durano sempre 10 minuti non ci si dona la possibilità di scoprire cosa veramente può donare un rapporto nella sua profondità.
E come detto, allo stesso tempo un desiderio fugace può essere molto significativo, ma è la circostanza e quel momento che lo rende tale non può essere quella la norma.
Creare sintonia prima di tutto
Quando si parla di Tantra la richiesta è sempre la stessa, voglio imparare a fare sesso tantrico, dove ci sono rapporti che durano ore e ore e si prova tantissimo piacere.
Come già detto anche in altri articoli, il Tantra non è focalizzato sul sesso, è la visione occidentale che fa credere questo. A tale proposito ti invito a seguire questo mio approfondimento:
È pur vero che nella predisposizione a conoscere l’energia dell’altro, mentre siamo in un rapporto sessuale il risultato può essere un rapporto di tempo indefinito.
Perché parlo di tempo indefinito? Perché un rapporto non può avere nessun tipo di standard, ci saranno ovviamente dei limiti fisici certo, ma tutto questo non conta, anche perché come già abbiamo ho approfondito in altri articoli anche orgasmo ed eiaculazione ad esempio non sempre coincidono quindi lo stereotipo nel quale il rapporto termina dopo l’orgasmo non è corretto.
A questo punto eliminiamo definitivamente l'equazione rapporto-tempo per classificare la qualità della vita sessuale. Non è proficuo pensare alla prestazione, non si è in gara, ma concedersi la possibilità di scoprire l’altro entrando in sintonia può cambiare radicalmente il modo di interpretare la sessualità che a quel punto diventa davvero consapevole.
Ascolta il corpo
Cosa fai quando vuoi ascoltare la tua stazione preferita alla radio?
Senza dubbio ti sintonizzi alla frequenza esatta, solo allora potrai sentire i tuoi brani preferiti con grande qualità.
Allora perché non valuti di sintonizzarti con la persona che hai difronte e stai per entrare in intimità?
Ripeto possono esserci i rapporti focosi e la sintonizzazione avviene già in automatico, ma in altri casi donarsi un momento in cui la tua energia si sintonizza con l’energia del tuo partner o della tua partner può fare davvero la differenza.
Posso creare un momento pelle a pelle nel quale i respiri si sintonizzano o semplicemente appoggiare le mani, una sui genitali e l’altra sul cuore, e donarsi questo ascolto profondo, un altro modo può essere anche concedersi un istante in cui gli occhi si incontrano e l’energia inizia a sintonizzarsi.
Come possiamo notare questo non centra nulla con la durata, ma sposta l’attenzione al modo in cui facciamo l’amore. Può esserci un momento di intimità profonda anche senza penetrazione oppure un rapporto che si espande nel tempo e talmente è profonda la connessione che si perde la cognizione del tempo e dello spazio. In questa fase possono esserci veramente degli orgasmi nei quali viene coinvolto tutto il corpo tutti i senti sono attivi, allora si parla di estasi.
Se semplicemente ci limitiamo a vedere il rapporto come qualcosa che precede l’orgasmo, siamo molto lontani dal sperimentare il “famoso” sesso estatico di ore ed ore.
Si può rimanere focalizzati con tutti i sensi al momento presente, non comprimendo l’energia solo nelle zone basse. Se tutte le tensioni durante il rapporto sono accentrate alla zona pubica, stiamo comprimendo l’energia sotto la cintura e l’unica via d’uscita sarà appunto l’eiaculazione, mentre se impariamo ad espandere l’energia in tutto il corpo potremmo sperimentare degli orgasmi senza eiaculazione e tutto il corpo proverà piacere. In questa fase anche la partner sentirà l’espansione dell’energia e anche la sua stessa energia sarà nel piacere. Orgasmi soddisfacenti saranno il semplice risultato di questa connessione.
Non esistono cose da dimostrare nella sessualità, non ci sono prestazioni da fare, c’è semplicemente la condivisione e la connessione di un momento magico e creativo dove l’energia scorre e tutto avviene nell’istante magico dell’adesso.
Concedersi questa possibilità è davvero un dono che puoi fare a te stesso prima di tutto e alla tua partner.
Francesco Sartori
Comments