Oggi voglio raccontarti una storia che sottolinea come spesso noi sottovalutiamo il nostro valore, in campo lavorativo, sentimentale e personale.
Durante delle sessioni online con una donna, madre di 3 figli, sono uscite delle riflessioni davvero importanti e ho notato come tante persone si trovino nello stesso schema.
Nei nostri primi incontri, mi racconta di come abbia smesso di curarsi, di apprezzarsi, lasciando andare la sua persona.
Sopraffatta dagli impegni, con i figli, il lavoro, il marito (al quale fa da mamma), si è abituata a mettere in secondo piano sé stessa.
Al mattino quando si alza non riesce più a dedicarsi la mezz’ora nella quale meditava o leggeva qualche pagina, e subito le sale l'ansia per la giornata che dovrà passare a contatto con il suo capo che troppo spesso la sminuisce.
Lei si sente molto sola e sommersa da queste sensazioni di ansia, sopraffatta da questa vita che sembra non essersi scelta.
Il figlio più grande già inizia a trattarla male perché vede il padre rapportarsi con sufficienza nei suoi confronti.
E poi le manca tantissimo il sentirsi amata, desiderata, le manca stare con un uomo che la desideri.
Ovviamente io non posso sapere o conoscere a pieno quale sia la sua realtà , le dinamiche che si creano negli ambienti che frequenta, ma senza giudizio, una cosa si può fare sempre ed è sempre il punto di partenza, ovvero riportare il valore sulla sua persona.
L’emotività spesso allontana dalla realtà , ovvero essere oppressi dalle emozioni, succubi da ciò che si muove dentro è ciò che porta a distanziarsi dalla propria persona.
Durante i nostri incontri abbiamo riconosciuto in lei lo schema che aveva adottato sua madre e le sue zie nei confronti della vita e della coppia.
I condizionamenti si assorbono e così lei ripeteva l'atteggiamento da crocerossina che sua madre ha sempre avuto nei confronti di chi incontrava così anche nei confronti del marito.
Ma un marito ha bisogno di una donna al suo fianco e non della mamma. Anche se certi comportamenti del marito rispecchiavano in pieno il bisogno di avere una mamma e non una donna, qui emergono gli schemi che subentrano nella coppia. Ed è per questo motivo anche che la sessualità veniva meno perché a livello energetico non c'era un rapporto da amanti ma da madre-figlio e l’erotismo in questo rapporto non prolifera.
Tutto ha iniziato a cambiare quando, dopo aver lavorato con le Tecniche F.r.e.e.l. lei ha iniziato a guardarsi con occhi diversi, ha riportato l'amore verso sé stessa, donando valore alla sua persona. Togliendo vecchi schemi che lei aveva assorbito.
Mi ha riferito che ha trovato molti spunti in questo podcast: https://www.francescosartori.org/podcast-tecniche-freel/episode/792213d9/27-cosa-distingue-le-persone-felici-come-trovare-serenita
Che cosa ti impedisce di dare valore alla tua persona?
Cosa ti impedisce di sentire l'energia erotica e vibrante nel tuo corpo?
Cosa ti impedisce di essere pienamente te stessa?
Scorgendo ciò che non rappresenta la sua essenza, emerge automaticamente ciò che è lei nella sua pienezza.
Allora anche al lavoro emana una luce diversa, riconoscono il suo valore e addirittura hanno riconosciuto il suo operato con un aumento, si reca al lavoro con un’altro spirito e suo marito ha iniziato a corteggiarla di nuovo perché energeticamente non è più una mamma ai suoi occhi, ma una donna che riconosce il suo valore e che si cura per piacere e amare sé stessa.
Quando ti riconnetti a quell’energia vitale, sessuale e vitale, tutto prende un'altra forma ed è questo il motivo per il quale le Tecniche F.r.e.e.l. si proiettano al benessere a 360° perché nulla è scisso, riprendendo in mano la propria vita si risolleva ogni cosa che ti sta attorno.
E facendo che cosa? Riportando valore alla propria persona, al proprio corpo, alla propria essenza in connessione con l'energia erotica che riconnette tutto il suo essere con l’universo.
Anche questo podcast è stato molto utile trattando i temi della sua relazione:
Francesco
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