La luce porta informazioni che vanno ad influenzare il nostro sistema ormonale.
Quindi il nostro benessere deriva anche dall’esposizione alle onde luminose oltre che alle variazioni stagionali.
Il corpo segue ancora il ciclo delle stagioni?
Il ciclo della notte e del giorno sono ancora rispettati?
La luce del telefono inietta delle frequenze che sfasano il ciclo circadiano, infatti alcuni dispositivi hanno la possibilità di variare la temperatura colore, quindi i gradi Kelvin dello schermo, portando da una luce fredda a calda in base alle ore del giorno, per adattarsi il più possibile alla luce naturale.
Il nostro corpo al mattino viene accolto da una luce denominata “Fredda” e il nucleo soprachiasmatico (SCN) del cervello elabora questi segnali mandando al corpo dei messaggi ormonali.
La luce esterna è in grado di coordinare il sistema nervoso autonomo modulando la secrezione di melatonina e corticosteroidi surrenali.
Questi due ormoni danno il ritmo interno del nostro corpo regolando l’orologio biologico e molte altre funzioni.
La luce attorno a noi è in grado di stimolare l’SCN e influenzare i cicli fisiologici del corpo umano.
Nella seguente immagine possiamo vedere le variazioni della temperatura colore nelle diverse fasi del giorno.
La luce che entra nei nostri occhi quindi è in grado di influenzare il ciclo del sonno, e se ad esempio al crepuscolo entra una luce che porta un’informazione non naturale, essa sarà in grado di sfasare il ritmo ritardando ad esempio il sonno.
Questi sfasamenti influenzano non solo il ciclo di veglia e sonno, ma anche le funzioni cognitive andando a influenzare anche l’umore.
Prima di andare a letto, la ghiandola pineale rilascia nel cervello quantità adeguate di melatonina per ricordarci che è ora di andare a dormire, ma se vengono immesse altre informazioni questo porta a forti variazioni nel ciclo naturale.
Un esempio pratico è se usiamo il telefonino prima di addormentarci veniamo iperstimolati sotto molti aspetti e questo genera variazioni interne al sistema psicofisico.
Per le stagioni vale la stessa cosa.
Il ciclo stagionale sembra manipolato, dove lo pseudo inverno dura quasi 10 mesi.
L’espressione “le mezze stagioni non esistono più” sta diventando una verità assoluta.
Il corpo non ha più la possibilità di adattarsi al cambio, perché ci si ritrova da un momento all’altro dal piumino invernale che hai iniziato a mettere ad ottobre, ad indossare le maniche corte.
La natura stessa soffre di queste variazioni, tanto che ad esempio alcune piante che stavano facendo sbocciare i fiori vengono traumatizzate dai repentini cambiamenti climatici e questo trauma viene riversato anche nell’essere umano.
Certo il corpo umano è fatto per adattarsi ai cambiamenti, ma ogni cambiamento ha bisogno di un assestamento per non essere un trauma.
Questo altrimenti va ad influenzare la persona e a creare problemi fisici oltre che di natura psicologica.
Innanzitutto prendere coscienza di questo è il primo passo, questo ci da la possibilità di comprendere i segnali del nostro corpo.
Fare in modo di seguire il più possibile il ciclo naturale rispettando la natura aiuta a stabilizzare i grandi cambiamenti.
Prima di coricarsi spegnere il telefono almeno un’ora prima, già aiuta a stabilizzare i flussi ormonali.
Anche l’alimentazione è fondamentale in merito, perché ogni stagione e ogni luogo della terra dona frutta e verdura che sono utili al corpo umano in quel periodo specifico e in quel luogo specifico.
Quindi mangiare più possibile raccolti stagionali apporta i nutrienti utili a stabilizzare ancora di più i cicli sfasati.
Il corpo è natura e tutto ciò che allontana il corpo dalla natura influenza voglia o no il corpo stesso.
Rispettando i bisogni naturali del corpo, possiamo ottenere molto benessere proprio perché rimettiamo il corpo nella condizione di ristabilire i suoi cicli.
Francesco Sartori
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