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Sei connesso? ma a cosa? Connessione ai dispositivi, disconnessione da sé.

Ti succede che appena sveglio già inizi a guardare le notifiche del tuo smartphone o a leggere qualcosa sul tuo tablet?

Vai in palestra e vedi macchinari occupati da persone che guardano più lo schermo del loro telefono che non concentrarsi sull'esercizio?

Questo sta avvenendo perchè la tecnologia è una cosa sì fantastica, ci offre tante possibilità ma in molti casi ci sta allontanando sempre di più dall'ascolto del nostro corpo, dalla percezione di noi.

Questa connessione costante ha portato ad una rimodulazione neuronale del nostro cervello.

In parole povere abbiamo assunto delle abitudini che sfociano in dipendenza. Infatti l'impossibilità di guardare gli amati schermi in alcuni casi generano sofferenza con una reazione fisica annessa. Proprio come sintomi di astinenza da sostanze.

Oltre a queste rezioni, la completa connessione alla tecnologia ci sta allontanando dalla percezione umana, ci stiamo abituando ad essere prettamente visivi, e tutta la comunicazione passa quasi esclusivamnte attraverso questo senso.

La percezione è totalitaria, quindi possono essere coinvolti tutti i sensi e questo stato di presenza offre una percezione chimata "sesto senso" che io chiamo "sentire". Questa percezione permette una connessione profonda con sé, gli altri e il mondo, infatti l'energia di cui siamo fatti è percepita e modulata attraverso la percezione e lo stato di presenza assoluta.

Approfondirò questi argomenti anche durante l'esperienza del 21/22/23 Giugno 👇👇👇

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