Il #gioco è il #motore. Cresciamo e smettiamo di giocare, quello che ci da piacere diventa solo un’argine per i momenti più estatici ed isolati, solo ed esclusivamente dopo il dovere. La spensieratezza è possibile da vivere e parla con il linguaggio del piacere. Abbiamo bisogno sempre di fare qualcosa eppure il bisogno estremo è quello di essere sé stessi. Nutrire il corpo con la bellezza e la capacità di essere guidati dal linguaggio profondo della meraviglia, ovvero il piacere che conduce. Muovere il nostro corpo, ricercare la bellezza nelle forme più alte del nostro animo, così tutto è leggero. Perché la #leggerezza è sempre lì #presente ed è una scelta al di là dei nostri #condizionamenti. Il gioco è la nostra esigenza più intima, senza giustificazioni, possiamo godere di essere vivi attraverso l’esaltazione di noi stessi, semplicemente noi. Allora tutto sarà “normale”, giocare, cercare appagamento, ed essere fantasia per la nostra esistenza. Una #vita vissuta a pieno è una vita fatta di giusti spazi e la leggerezza guida sempre alla tua verità assieme a ciò che generare piacere e amore. Francesco
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